Stemma della Villa Grabau



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Sullo Sfondo un esempio (200 anni)
di Cipresso Levigato

Le essenze vegetali

L'ampio parco che si estende intorno alla Villa Grabau è certamente fra i più interessanti della lucchesia sia per la sua forma che per la ricchezza e rarità delle specie vegetali che si possono ammirare.

La sua storia ha certamente inizio nel XVI secolo, epoca in cui fu costruita la villa stessa; il parco, allora, era certamente formato da specie autoctone, che formavano e formano tuttora, in particolare nelle zone perimetrali del parco, ampi boschetti ove si possono oggi ammirare esemplari di notevoli dimensioni di farnie (Quercus robur), lecci (Quercus ilex), carpini (Carpinus betulus), tigli (Tilia plathyphyllos), aceri campestri, agrifogli (Ilex aquifolium), e la lentaggine (Viburnum Tinus) , piante tipiche del giardino spontaneo.

Albero dell'incenso in simbiosi con
l’Agrifoglio nato spontaneamente
al suo fianco

All'interno di questi boschetti si trovano vialetti ombrosi cinti dal bosso (Buxus sempervirens) o tasso (Taxus baccata) a testimonianza di "Giardini all'italiana" di cui ritroviamo tracce anche in altre aree del parco.
Ma l'aspetto più eclatante del parco lo si deve senz'altro all'avvento del "Giardino all'inglese"; sullo sfondo di grandi spazi verdi si possono ammirare specie arboree ed arbustive esotiche, introdotte all'inizio dell'800, grazie soprattutto alle possibilità offerte in quel periodo dall'appena fondato Orto Botanico di Lucca il quale, per mezzo di scambi con Orti Botanici di altre parti del mondo, riesce ad avere e quindi diffondere nelle ville lucchesi piante sino allora affatto conosciute.

Fra le specie più maestose l'albero dei tulipani (Liriodendron tulipifera), la sequoia (Sequoia sempervirens), il cedro dell'Atlante (Cedrus atlantica), il cipresso dell'Arizona (Cupressus arizonica) e l'olivo odoroso (Osmanthus fragrans), tanto per citarne alcune.

Sullo Sfondo un esempio (200 anni)
di Cipresso Levigato

Fra le rarità, merita senza dubbio un cenno la Michelia, nota anche come "arbusto delle banane" (Michelia figo); questo perchè i suoi fiori, simili a quelli della magnolia, hanno un profumo che ricorda quello delle banane mature. Questa specie, che si ritrova in lucchesia solo all'Orto Botanico, è citata in testi di giardinaggio come non rustica e che prospera solo in terreni silicei, ma la presenza nel nostro territorio di questi due esemplari secolari sembrerebbe dimostrare che non è proprio così.

Anche una particolare quercia, la Quercus x andleyensis è certamente una rarità, rintracciata in lucchesia solo in questo Parco. Si tratta di un'ibrido sterile, frutto di un incrocio fatto dall'uomo fra il leccio e la rovere, con foglie molto decorative, variabili come forma, verde lucente.

Infine, a testimonianza del "Giardino liberty" che si diffuse all'inizio del '900, si nota la presenza di alcune palme, fra cui un maestoso esemplare di palma a ventaglio della California (Washingtonia filifera) e palma da dattero delle Canarie (Phoenix canariensis); il tutto armoniosamente inserito in modo da poter bene osservare i diversi stili di giardinaggio che nel tempo si sono alternati senza peraltro sovrapporsi, ma creando un Parco ben proporzionato e spettacolare. (Angelo Lippi - Direttore Dell'Orto Botanico di Lucca).

Le piante principali presenti nel parco recano un cartellino con indicati nome e provenienza per facilitarne il riconoscimento sull'apposita mappa.

Alberi e Arbusti Presenti Nel Parco Di Villa Grabau

 

divisorio

album fotografico

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